I REGISTRI DELL’ARCHIVIO PARROCCHIALE
(secc.XVI-XIX)
Nell'ufficio parrocchiale della Parrocchia di S. Maria Assunta, sono raccolti i “Libri” che i parroci erano e sono tutt'ora obbligati a compilare e conservare e che riguardano gli atti di battesimo, cresima, matrimonio e morte.
Dalla fine del secolo XVI , dopo il Concilio di Trento, che li rese obbligatori in tutte le parrocchie, i sacerdoti, parroci o canonici, redigevano, secondo formule rimaste immutate nel tempo, gli atti di battesimo, di matrimonio e di morte, a confermare formalmente i sacramenti che la chiesa aveva amministrato a vantaggio delle anime dei fedeli.
Fino all'entrata in vigore del Codice Napoleonico nel 1804, questi Registri sono rimasti l'unica "fonte" per la conoscenza dei Palazzolesi degli ultimi cinque secoli. Ma parliamo separatamente di ogni tipo di registro.
1-Registro dei Battesimi
Cominciamo con quelli dei nati ( o dei Battesimi) la cui serie doveva iniziare coll'anno 1576, dico doveva, perché questo registro non esiste più. Lo cita il Rosa nelle sue "Memorie Patrie" sotto questa data. Doveva coprire gli anni fino al 1589 ; il secondo infatti riguarda gli anni 1589-1607 a cui seguono gli altri.
In ogni "atto" oltre al nome del nato, sono riportati quelli del padre e della madre, del padrino o madrina, della "comadre" nel caso sia stata data “l'acqua" battesimale, versando il neonato in pericolo di morte, del sacerdote che amministra il sacramento. Dati interessanti emergono sugli "esposti" cioè sui trovatelli, che sono abbandonati nei posti più strani e che solitamente recano al collo una "boleta" su cui è indicato il nome che si desiderava venisse imposto al neonato.
2-Registro dei Morti
I registri che contengono gli atti di morte iniziano coll'anno 1675, mancando i precedenti. Dopo un vuoto per gli anni 1684-1703, sono conservati quelli dei secoli successivi.
L'atto è steso al momento in cui il sacerdote compie l'ufficio della sepoltura e suona così:
" 23 luglio 1748, Bartolomeo Comotto d'anni 60 ricevuti li ss.mi sacramenti della Confessione, Comunione et Estrema Unzione è morto con la raccomandazione dell'anima lì 22 detto et oggi fatte l'essequie è stato sepolto nel sepolcro delli Confratelli del Confalone".
In alcuni registri viene indicata la causa della morte, malattia o incidente. Nei tempi di pestilenze o mali contagiosi, si possono seguire le varie fasi dell'epidemia: dal suo sorgere, al massimo sviluppo fino al declino.
Gli eventi di guerre combattute sul nostro territorio sono rilevabili per il numero e le circostanze dei caduti, anche di nazionalità e religione diversa dalla nostra. Dal confronto fra il numero dei nati e dei morti di ogni anno si può ricavare il saldo naturale della popolazione, non sempre attivo, e induce a osservazioni di carattere socio-economico.
Ai personaggi importanti ed ai sacerdoti sono dedicati i "necrologi" che accompagnano gli atti di morte e queste annotazioni, alle volte, sono le uniche che aiutano a delineare la personalità del defunto.
3-Registro dei Matrimoni
Da ultimo gli atti di matrimonio, conservati a partire dal 1589 in una serie ininterrotta, in cui sono indicati i nomi dei contraenti, paese di origine del marito se forestiero, il luogo in cui era celebrato, il nome del sacerdote che era presente e quello dei testimoni.
I matrimoni non sempre erano celebrati nella parrocchiale, ma anche nelle altre chiese ed oratori palazzolesi, nell' abitazione della sposa o in casa di un notaio. Al matrimonio di Livia Duranti, figlia del nob. cav. Durante Duranti, celebrato il 14 ottobre 1764 nella casa del predetto cavaliere, interviene il vescovo di Brescia, cardinale Giovanni Molino.
Questi Registri, come si può facilmente capire, meritano molta cura , essendo l'unica "fonte" per la ricostruzione delle vicende della famiglie palazzolesi e della storia della nostra comunità.
Bollettino parrocchiale S.M.Assunta, 1 aprile 1990
Note
1-Rosa V.,Memorie patrie, in M.I.,1964,p.9
“L’anno 1576 nei Libri Parochiali dei Battesimi si ritrova quanto segue:
Il nome di reverendi si ritruovano nella terra di Palazzolo, et primo il rev.do D.Giosepho Duranti arciprete, D.Pompilio Duranti,chierico et coadiutore nella cura di detta terra, il rev.messer pre Giuliano Giuliani vicecoadiutor nel luoco del sopradescritto d.Pompilio, il rev. messer pre Colla di Colli qual per vechieza non puol celebrare, il rev. pre Trojano Duranti capellano della scuola del Corpus Domini, il rev.messer pre Agostino Ceruti di Adro capellano ut supra, il rev. messer Gualdrino beneficiato di s.Giovanni Evangelista, Francesco Pantaleoni, chierico nella chiesa parochiale di detta terra.
Anime 1781, famiglie 389”
E sotto la data del 12 gennaio 1610 “sino per tutto il mese si trovano nei Libri Parochiali quattro soli battesimi conferiti da pre Stefano capellano in Cologni con licenza di mons.nostro Arciprete per essere interdetto il Battisterio di Palazzolo”
2-Nell’Archivio del Comune di Palazzolo, cart.10,n.71 sono conservati un registro dei matrimoni dal 31.12.1803 al 7.3.1806 e al n.72 atti di matrimonio originali .
Nella cart. 16,n.108, un inventario dei registri di Stato Civile dal 1806 al 1815, spediti a Chiari nel dicembre 1821.
Nella cart.11,n.74 la seconda parte di un registro della popolazione residente in Palazzolo l’anno 1811 (manca il primo con Calci,Riva e parte di Piazza)
Altri registri sono in Archivio di Stato di Brescia,stato civile napoleonico,f.307,308,309,310.
PAGE
PAGE 1