La popolazione di palazzolo dal secolo xv ai nostri giorni
pubblicato il: 01/08/1972
da: Memorie illustri di palazzolo sull'oglio
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La popolazione di Palazzolo dal secolo XV ai nostrti giorni

La scarsità di documenti e di rilevazioni statistiche per il periodo medievale rende impossibile stabilire

l'ammontare numerico della popolazione palazzolese prima del secolo XV 1popolazione riunita nelle tre Quadre di Mura, Mercato e Riva e dispersa nelle case della campagna.

Si può tentare di stabilire dei dati accettabili partendo da due documenti dei primi anni del '400 2: il primo elenca 180 famiglie di " homines ", ossia contadini, soggetti a tassazione, a cui vanno aggiunte quelle dei " cives ", che da altra fonte 3 sappiamo erano 5, e quelle degli esenti, dei privi di reddito, dei salariati e della servitù domestica. Considerando che ogni nucleo familiare o " fuoco" era in media composto di 5 persone possiamo dedurre che all'inizio del secolo XV la popolazione era di 1400-1500 abitanti.

Una riprova della validità di questa stima l'abbiamo dai dati forniti dal documento del 1417 nel quale sono elencate 238 famiglie, numero sicuramente più vicino alla realtà demografica di quello di due anni prima, anche se i documenti censuari peccano generalmente per difetto.

Cinquant'anni dopo, nella Vicinia promossa il 18 aprile 1468 per deliberare la revoca della concessione della condotta ebraica di Palazzolo 4 sono presenti, come si legge nel Verbale dell' Assemblea, 219 capifamiglia, sia "homines" che " cives ", il che induce a pensare ad una diminuzione degli abitanti di 140 unità.

Dopo la Pace di Bagnolo (1484) il Bresciano ebbe venticinque anni di tranquillità e fu quello un periodo di naturale incremento demografico con una forte immigrazione di persone provenienti dal Bergamasco. Non va dimenticato che già nei documenti del secolo XV si ha la conferma di questo fenomeno:presenza a Palazzolo di due terzi di abitanti di origine bergamasca.

In una anonima « Descrizione delle città e delle terre bresciane nel 1493» 5 alla Podesteria di Palazzolo sono attribuite 1920 anime: cifra che conferma l'incremento della popolazione che, nel censimento del 1505, 6 è salita a 2.105 abitanti.

Anche le famiglie che possedevano beni fondiari erano salite a 2607, aggiungendo le 15 dei "cives" ed i nullatenenti si perverrebbe alla cifra di 2.000 abitanti. D’altronde 307 sono anche le famiglie dell'elenco del 1503 8 che, per il sopraccennato rapporto di 1/5, danno una cifra corrispondente.

Si può così concludere che durante il secolo XV l'accrescimento della popolazione è stato di circa 500 abitanti.

Nel nuovo secolo, accanto alle fonti censuarie, ci vengono in aiuto quelle ecclesiastiche, precisamente quelle delle visite pastorali condotte dai vescovi nel Bresciano. Dagli Atti della visita Bollani apprendiamo che nel 1565 le anime erano 2.000. Ad una cifra leggermente superiore si può arrivare utilizzando una " vochetta " dello stesso anno 10 dove sono riportati 311 capifamiglia " contadini ", aggiungendo al solito i " cittadini " e i nullatenenti si può stimare in 2.100-2.200 gli abitanti intorno alla metà del secolo XVI.

Nei dati offerti dalla “Appendice 2°” del volume degli atti della visita Bollani, dati riportati e ripetuti da studiosi locali, è trascritto il numero di 3.000 anime, come risulta dalla visita del Vicario Generale Cristoforo Pilati del 1572. Tale dato è sicuramente errato; infatti, come nella visita Bollani ed in quella successiva di San Carlo, il documento Pilati dà 1.200 anime che si comunicano. Poiché il rapporto fra abitanti e persone che si comunicano è sempre indicato nei tre documenti pari al 60 % della popolazione, ciò rende sicura l'ipotesi dell'errore. Una conferma di questo dato percentuale si ha anche nel 1693 poiché il Fenaroli, come vedremo, su 2.720 anime ne dà 1.875 che si comunicano.

Il flagello della peste, cosiddetta di San Carlo (1575-76), operò una diminuzione della popolazione, tanto da far scrivere nel Libro dei Battesimi 11 per l'anno 1576 che le anime erano 1.781 e le famiglie 389. Pochi anni dopo, alla venuta del visitatore apostolico Carlo Borromeo, negli atti relativi alla nostra parrocchia 12 si è tornati alle 2.000 anime, numero che verrà riconfermato anche negli atti della visita Marin del 1599.13

Fondamentale riferimento per l'inizio del secolo XVII è il « Catastico Queriniano» del Da Lezze14, documento alquanto inficiato da certo ottimismo ufficiale, che assegna alla nostra terra 3.000 abitanti e 500 famiglie. Se il rapporto scelto di 1/5 è abbastanza esatto (per la precisione esso sarebbe di 1/4,6) la cifra di 3.000 abitanti è abbondante perchè, almeno per ora, non esiste una spiegazione di questo improvviso aumento di abitanti nel giro di pochi anni. Al massimo essi potrebbero essersi stabilizzati sui 2.500.

La carestia e la pestilenza del 1630, detta del Manzoni, determinarono sicuramente uno spopolamento della nostra come delle altre terre. Nel 1658 il Faino 15assegna alla nostra parrocchia 2500 anime, documentando la ripresa avvenuta nel ventennio successivo alla peste. La popolazione crebbe ancora verso la fine del secolo fino a raggiungere le 2.720 anime indicate dall'arciprete Fenaroli16.

Per un lungo periodo, fino agli ultimi decenni del secolo XVIII, gli abitanti rimasero stazionari coincidendo questo periodo col generale torpore della vita sociale, civile ed economica bresciana entro l'inerte stato veneto. Infatti nel 1770 nella Vicinia indetta per la fondazione dell'Ospedale sono presenti 246 famiglie 17 e gli abitanti sono indicati in altro documento in 2.716, cifra riconfermata dal « Sole di Brescia» 18 del 1792 che ne assegna a Palazzolo 2.759.

Alla fine del secolo però si mettevano in moto progressive trasformazioni sociali: nascevano le prime attività industriali che richiamavano in paese altre famiglie e nel 1820 gli abitanti salivano a 3.24019.

Nel 1849 20. gli abitanti erano saliti a 3670 e alla metà del secolo giungevano a circa 4.000 con un aumento, nei primi cinquant'anni dell'800, di mille persone.

Col 1861 si inizia la serie dei censimenti che lo Stato Italiano

promuove ogni dieci anni. I dati ricavati da questa fonte importan-

tissima sono i seguenti:

Data del censimento Popolazione residente    Entità delle vartazioni

 1-  31-12-1861                    3.982

 2 - 31-12-1871                    4.394              + 412

 3 - 31-12-1881                   5.085               + 691

 4 - 10-2-1901                     7.204             + 2.119

 5 - 10-6-1911                     8.076              + 872

 6 - 1-12-1921                     8.691              + 615

 7 - 21-4-1931                    10.838            + 2.147

 8 - 21-4-1936                    10.667               - 171

 9 - 4-11-1951                    12.698            + 2.031

10-15-10-1961                  13.897            + 1.199

11-24-10-1971                  16.512            + 2.615

L'accrescimento medio decennale calcolato sul secolo 1861-1961 è pari a 991,5 abitanti. Il decennio che ha avuto il massimo aumento è stato il 1921-31 con 2147 abitanti.

Il secolo XIX ha visto un aumento di 3.000 abitanti, in pratica la popolazione è raddoppiata.(21)

Il censimento del 1891 non è stato effettuato e quindi la media di aumento del decennio è di 1060 abitanti.(22) Questo censimento, avvenuto a cinque anni dal precedente, dava una diminuzione ricuperata poi nel quinquennio successivo. Infatti nei 15 anni che intercorrono fra il censimento del 1951, la media del decennio è di 1354 abitanti in più.(23) L'aumento verificatosi è da attribuire per la maggior parte all'annessione della Frazione di S. Pancrazio avvenuta il 31-3-1962. Detta Frazione contava al censimento 1'961 n. 2278 abitanti di cui 1651 del Comune di Adro e 624 di quello di Erbusco.

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1 (l) PASERO CARLO, Dati statistici e notizie intorno al movimento della popolazione bresciana durante il dominio veneto (1426-1797), “Archivio Storico Lombardo”, a. LXXXVIII (1963), pp. 71-97. Id., La popolazione bresciana nei secoli, Brescia, 1965. Su questo argomento cfr. Palazzolo ai suoi figli morti per la Patria, Lecco 1926, p. 22. LANFRANCHI GIACINTO U., Breve storia di Palazzolo, Bergamo, 1959, pp. 15-16.

2 (2) CHIAPPA FRANCO, Frammento del "Liber Massarie" mensium septembris et octobris 1415, Palazzolo 1965; id. . Liber imbotaturarum bladorum grossorum terrae Palazzoli anni 1417 ., Palazzolo, 1967.

3 (3) CHIAPPA FRANCO, Nobiles e cives vissuti a Palazzolo tra il 1347 ed il 1602, Palazzolo, 1969. (Estimo del 1411, p. 24).

4(4) CHIAPPA FRANCO, Una colonia ebraica in Palazzolo a metti del 1400,Brescia 1964, pp. 82-84.

5 (5) Codice ms. n. 188 del Seminario di Mantova pubblicato da A. Medin in «Archivio Storico Lombardo », a. XII (1886) p. 676; cfr. "Memorie IIlustri di Palazzolo» a. II! (1965) f. 6, p. 9 nota.

6(6) Archivio Storico Comunale, Brescia, reg. n. 1528, H. 215-216 dove sono riportati i dati del censimento ufficiale del 1505. Per la quadra di Palazzolo essi sono:« Palazzolo miglia 18 si rege a Podestà Bresciano anime 2105; Paratico anime n. 150; Capriolo anime n. 450; Adro anime n. 1080; Colombaro, Nigolini, Timolini anime n. 765; Torbiado anime n. 150; Cologne anime n. 775; Borgonato anime n. 225; Squadra anime n. 5610 ».

7(7) CIiL\1'PA FRANCO, I p0'8sedimenti fondiari degli homines palazzolesialla fine del sec. XV, « Memorie 1Ilustri » a. IV (1'966) f. 8, pp. 13-46.

8(8) CHIAPPA FRANCO, Liberzolus imbotatus menuti 1503, la produzione granaTia e del fieno a Palazzolo alla fine del XV secolo, . Memorie illustri», a. VI (1968), pp. 72-87.

(9) GUERRINI PAOLO, Atti deUa Visita Pastorale del Vescovo Bollani alla Diocesi di Brescia (1565-1567), Brescia, 1915, p. 48.

10 (lO) Archivio Storia Comunale, Brescia, reg. 470.

11(11) ROSA VINCENZO, Memorie patrie, p. 55 ms. Biblioteca Civica Palazzolo;cfr. u Memorie illustri », a. TI (1964) p. 9.

12(12) GHIDOTTI FRANCESCO, La visita apostolica di S. Carlo Borromeo allaParrocchia di Palazzolo, Palazzolo, 1966, p. 38

13 (13) CInAPPA FRANCO, Atti della Visita Pastorale di mons. Giorgio Marin Vescovo di Brescia fatta alla parrocchiale di Palazzolo nel novembre 1599, Brescia, 1963, p. 34.

14(14) Catastico Queriniano, ms. H.V. 1-2, p. 428.

15 (15) FAlNo BERNARDlNo, Coelium Sanctae Brixianae Ecclesiae, Brescia, 1658,p. 306.

16 (16) CHIAPPA FRANCO, L'assetto della parrocchia di Palazzolo sul finire dei'600 secondo una relazione scritta da don Agostino Fenaroli, arciprete di Palazzolo, . Memorie illustri ., a. IX (1971); f. 3, pp. 143.

17 (17) Terminazione dell'IU.ma ed Ecc.mo signor Tommaso Sandi. Per la Serenissima Repubblica di Venezia etc. Podestà - V. Capitani o di Brescia - Con le Costituzioni e Regole per il buon governo economico e di disciplina del Pio Ospitale da erigersi nella Terra di Palazzolo di questa Provincia..., Brescia 1771.

18 (18) Il Sole di Brescia, foglietto curioso ed £storico per l'anno 1792, Brescia,1792.

19(19) Diario Bresciano per l'anno bisestile 1820, Brescia, 1820.

20(20) Almanacco della Provincia Bresciana per l'anno 1849, Brescia, 1849.

 

 Memorie illustri di Palazzolo, 1 agosto 1972