Come si presenta il quinto arco del ponte carraio (1)
pubblicato il: 01/05/1975
da: Memorie illustri di palazzolo sull'oglio

COME SI PRESENTA IL QUINTO ARCO DEL PONTE CARRAIO

Sabato 26 aprile u.s. durante i lavori che la ditta appaltatrice stava eseguendo per conto del Comune per la posa di un tronco di fognatura e dell’acquedotto sul ponte vecchio, veniva messo in luce un manufatto posto sotto il livello stradale. Effettuata un’accurata ispezione e aperto un foro nel manufatto stesso, ci si trovava di fronte, con piacevole sorpresa, al quinto arco del nostro ponte. Attraverso l’improvvisata apertura, fatta al colmo dell’arco, si è potuto accedere all’interno dell’arcata, visibile per intero e libera dall’interramento, che raggiunge il livello dove l’arco si imposta sui piloni.

L’arco è perfettamente conservato, è in pietra di Credaro, largo m. 4,90 e con un diametro di circa m. 8. Non presenta nessun rifacimento o aggiunta di sorta. La sua larghezza corrisponde a quella originale di tutto il ponte com’era fino alla fine del sec. XV. Ciò conferma come gli allargamenti sui restanti quattro archi, effettuati nei secoli seguenti, sono avvenuti sempre a valle, per la larghezza di un metro circa.

La descrizione del 1482 fatta da Gabriele Benzoli trova qui puntuale conferma. L’arco è affiancato, verso valle, da un ampio cunicolo a volta, in mattoni, che era lo scolatore delle acque piovane della Piazza e da questo punto sfociava nell’Oglio; il terriccio portato da questo scarico ha riempito lo spazio fra i piloni che sostengono l’arco e che sono ormai invisibili. Sono invece chiaramente individuabili le pietre che fanno da base all’arco e, come negli altri, i punti dove vennero appoggiati i legni di sostegno delle volte.

Nel proseguire lo scavo verso la Piazza non sono emersi altri manufatti consentendo di ritenere definitivamente chiusa la ipotesi avanzata che di archi interrati ce ne fossero due.

Memorie illustri di Palazzolo, 1975, pp.80-81