Un anno di cronaca nella vita della città
Il collaboratore Ghidotti, ci presenta i fatti più salienti che hanno interessato la nostra città nel corso del 1961. Le sue note sono veri colpi di flash che ripresentano episodi altrimenti destinati, in troppo breve volgere di tempo, a velarsi di oblio.
Nel primo numero del 1961 del nostro settimanale abbiamo tracciato un breve quadro degli avvenimenti che avevano caratterizzato il 1960 e, continuando in tale senso, cerchiamo di passare in rassegna gli avvenimenti del 1961, appena terminato, frugando negli appunti, nei ritagli dei giornali e nei vivi ricordi impressi nella nostra memoria.
Il 1961 è stato caratterizzato dalle Celebrazioni del Centenario dell’Unità nazionale che si sono svolte anche nel nostro Comune e che sono culminate il 15 ottobre con la manifestazione che ha visto, oltre al corteo ed al discorso celebrativo del Sottosegretario al Bilancio on Enrico Roselli, una mostra fotografica molto interessante per le immagini legate ai ricordi più cari della vita cittadina degli ultimi cinquant’anni, una mostra del disegno del fanciullo e un grande concerto bandistico-corale. Per l’occasione parecchie vie e piazze hanno visto accendersi nuove lampade dell’illuminazione stradale sistemate per conto dell’Amministrazione comunale negli ultimi mesi.
Il 1961 sarà anche ricordato come l’anno dei << grattacieli >> poiché nel settembre sono cominciati i lavori per la costruzione del condominio del sole, sulla Salita S. Pietro che consisterà in due palazzi di otto e sette piani, rispettivamente.
Il fervore edilizio degli ultimi anni non si è attenuato, ma ha continuato con lo stesso ritmo, dotando la città di nuove abitazioni e di nuovi laboratori per le nostre aziende.
In gennaio si è inaugurata la nuova sede della Banca del Piccolo Credito Bergamasco: in febbraio sono iniziati i lavori per la costruzione della nuova centrale STIPEL sulla via Galignani e sono in via di ultimazione l’ampliamento della caserma dei Carabinieri e della centrale del latte. All’Oratorio maschile S. Sebastiano sono state sistemate le aule dove si sono trasferite dall’ottobre le scuole Medie che hanno lasciato liberi i locali alla nuova scuola: l’Istituto Professionale di Stato che ha iniziato i suoi corsi in novembre.
E’ stata demolita la vecchia facciata dell’Ospedale che verrà ricostruita in modo più funzionale e moderno, così come si è fatto del ponte di Via S. Pancrazio aperto ormai al traffico, mentre si sta allargando il piano viabile.
Sono stati anche terminati i tre caseggiati a quattro piano costruiti dall’INA casa nella zona del Foro Boario e presto le famiglie assegnatarie potranno trasferirvisi.
Ai vecchi nomi delle nostre strade se ne sono aggiunti, in occasione del centenario del 15 ottobre, altri quaranta che hanno interessato nuove aree di circolazione, così musicisti, artisti, scienziati, scrittori e uomini illustri diverranno familiari ai palazzolesi.
Nel giorno di Pasqua l’Arciprete ha annunciato alla popolazione, in chiesa e attraverso volantini distribuiti nelle famiglie, la costruzione di una nuova chiesa sulla via S. Pancrazio, dove la nostra città si va sempre più allargandosi e dove nuovi nuclei familiari vanno ad aumentare il numero dei residenti che hanno bisogno di una’adeguata assistenza spirituale.
L’11 settembre un grave lutto ha colpito la nostra comunità: Don Alberto Moranti, da anni sofferente, ci ha lasciati per sempre ed i lenti rintocchi delle campane della Chiesa di S. Giovanni hanno portato la notizia della sua dipartita.Il suo ricordo rimarrà perenne in tutti coloro, che in questi cinquant’anni del suo Ministero sacerdotale, hanno avuto la possibilità di avvicinarlo e ammirarne le virtù sacerdotali.
Nel mese di aprile è stata benedetta dal Vescovo Ausiliare di Brescia la Chiesetta della Casa del giovane e sono state aperte tutte le sale, ricavate nel vecchio stabile, che ospitano le attività giovanili cattoliche e altri gruppi di sodalizi locali.
A Natale si è aperta, dopo le opere di restauro, la Chiesa di S. Anna sulla via Matteotti, e la Chiesa di S. Sebastiano è stata dotata di un nuovo, bellissimo portale.
In marzo un gesto d’ira del fotografo Maggi Francesco ha causato la morte della moglie. Il processo celebrato, prima in Assise poi in Appello, ha condannato il Maggi alla reclusione per quattro anni.
Il progetto, tanto discusso del nuovo centro cittadino, è stato finalmente approvato dal Consiglio Comunale secondo le indicazioni fornite dall’architetto Nosengo di Bergamo.
Non sono mancate alcune disgrazie: in giugno è annegato nelle acque dell’Oglio il quindicenne Aldo Rubagotti, in dicembre il quindicenne Mario Modina è rimasto schiacciato da una sbarra di ferro ed il trentasettenne Gino Fumagalli è caduto dal tetto di una fonderia rimanendo ucciso.
Gli operai dei nostri stabilimenti hanno scioperato a varie riprese, il più lungo degli scioperi è stato quello delle maestranze della ditta Marzoli che in giugno hanno incrociato le braccia, prima a giorni alterni, e poi per vari giorni di seguito, per rivendicazioni salariali.
Anche i ladri hanno avuto la loro parte nella cronaca degli ultimi mesi del 1961 ed hanno insidiato le case, i bar e le automobili dei Palazzolesi. Non sono mancate le belle soddisfazioni agli artisti e ai fotografi, che hanno partecipato con successo a varie mostre in provincia e fuori.
La Voce di Palazzolo, 6 gennaio 1962