GIOVANNI PEZZONI: CURRICULUM DI UNO STUDENTE PALAZZOLESE
DELLA FINE DEL SETTECENTO
Nel mio incessante tentativo di individuale
l'autore della «Istoria dei fatti accaduti nel paese di Palazzolo...» manoscritto
del 1811, e seguendo la traccia offerta della lettera di Vicenzo Rosa, da Pavia
il 18/9/1815, in cui cita il dott. Giovanni Pezzoni, ho potuto, se non
sciogliere l'enigma sullo storico Pezzoni, almeno trovare ampia documentazione
sul «curriculum» scolastico di questo dott. G. Pezzoni.
Nel 1792, precisamente il 31 di ottobre, viene alla
luce nella famiglia di Giuseppe Pezzoni e Anna Maria Galignani, sua moglie, il
primo di cinque figli a cui verrà dato il nome di Giovanni.
La famiglia abita a Mura, il
contrada di San Sebastiano, 272 e il Giuseppe è mercante e spedizioniere.
Il nostro Giovanni,
frequentate le scuole primarie pubbliche, dal novembre 1809 all'aprile 1810, segue
con diligenza e profitto le lezioni di biologia preso la scuola privata che don
Giovanni Torazza, rettore della chiesa di S. Giovanni di Mura, aveva aperto dal
1806.
Dal maggio al luglio dello
stesso 1810 viene ammesso a frequentare le scuole di botanica, agraria e logica
presso il Liceo Dipartimentale del Serio, con sede a Bergamo e diretto da Gio.
Maironi da Ponte.
Passa poi, come è attestato da una dichiarazione presente nel suo fascicolo personale conservato presso l'Archivio di Stato di Pavia, in questa città per seguire con assiduità a profitto le lezioni di algebra e geometria impartite dal palazzolese professor Giovanni Gorini, padre del famoso Paolo.
Chiede poi di essere ammesso al primo anno di
Università per la facoltà di chirurgia. Ha 18 anni e frequenta quella
Università fino al giugno 1813; il 21 infatti sostiene l'esame per il dottorato
in chirurgia che consegue a pieni voti.
Non può laurearsi in medicina
perché un mese dopo viene chiamato alle armi negli eserciti italiani ed è
soldato di artiglieria, quindi chirurgo aiutante-maggiore provvisorio presso
l'ospedale militare di Chioggia.
Nel dicembre del 1814 terminato il servizio
militare. Chiede l'ammissione agli esami per la laurea in medicina per la
sessione di Pasqua del 1815.
A questo punto «le carte»
non ci forniscono altre notizie, ormai il neo-dottore aveva cominciato la sua
carriera.
La Voce di Palazzolo,17 ottobre 1986