Un nome alla volta: OGLIO
Ma veniamo al significato del nome «OGLIO».
Gli studiosi considerano questo nome appartenente al linguaggio ligure e derivante da OLO = tutto, o a quello gallico OLIO = tutto, oppure ancora dal celtico OL = grande.
Da queste poche argomentazioni degli studiosi si può comunque concludere che coloro che diedero il nome al fiume furono popoli di età pre-gallica (IV secolo a.C.).
C’è chi avanza l’ipotesi che il nostro fiume nella preistoria avesse un altro nome e si chiamasse «GAVERA» che ha la sua radice in «GAVA», che nel linguaggio retico significa «acqua incassata, fiume, torrente». E, a sostegno di questa ipotesi, portano come argomenti i residui conservati nei nomi dell’affluente «GUERNA», (che scende dalla valle di Adrara) di un torrentello che scende da Grumello e si chiama «GAVAZZOLO» e delle cascine «GAVERINA» a Telgate e delle nostre due vie «GAVAZZOLO» in sponda destra e «GAVAZZINO» in sponda sinistra d’Oglio.
Per non parlare di un’altra ipotesi che vorrebbe si fosse chiamato «CLUSIOS» diventato poi Chiese, nome passato al suo affluente e dedotto dalle Storie di Polibio al tempo della guerra gallica.
C’è anche da ricordare che nella Tavola Peutingeriana il fiume, indicato tra Brescia e Bergamo, è segnato col nome di «UBARTUM» ed infine il Sanuto, scrive che per l’abbondanza delle acque che dal fiume vengono estratte per irrigare la pianura occidentale bresciana e bergamasca, il nostro fiume venne chiamato «OGLIO» perchè «è una fiumara grassa et dove va tutto ingrassa».
La Voce di Palazzolo, 13 febbraio 1981