Breve storia panoramica delle biblioteche di palazzolo
pubblicato il: 14/05/1967
da: La voce di palazzolo

BREVE STORIA PANORAMICA DELLE BIBLIOTECHE DI PALAZZOLO

Da quasi un secolo enti e istituzioni locali hanno sempre avuto presente l’importanza della lettura nell’opera di diffusione della cultura e della formazione personale, soprattutto dei ceti popolari, mancanti dei mezzi indispensabili per procurarsi il libro. La Società operaia maschile di mutuo soccorso istituì nel 1873 la sua “Biblioteca popolare” sistemata nella sede di piazza Roma, che diventò nel 1876 “Biblioteca circolante” e servì durante la prima guerra mondiale ai feriti ricoverati nel nostro ospedale territoriale.

Nei primi anni del nostro secolo, per interessamento del rettore don Luigi Schivardi ebbe vita la “Biblioteca popolare “Ven. A. Luzzago”” i cui fini di “buona lettura” sono continuati dalle biblioteche circolanti istituite nelle varie parrocchie cittadine.

Il Circolo di cultura ebbe negli anni trenta la sua biblioteca; le varie scuole vantano biblioteche specializzate sia per i docenti che per gli alunni; mai, però la cittadinanza ebbe la sua biblioteca civica.

Fin dal 1957 si discusse della necessità dell’istituzione, ma l’ostacolo maggiore era la mancanza dei locali idonei ad ospitarla decorosamente.

In attesa di essi, il Consiglio Comunale il 10 luglio 1961 procedeva all’approvazione del progetto di regolamento, che conteneva le norme fondamentali dell’istituzione. Ogni anno nel bilancio comunale venne stanziata la somma di L. 500.000 che, opportunamente accantonata, permise nel 1964, trovati i locali nel palazzo comunale, di acquistare le attrezzature ed i primi volumi. Nel 1963 venne anche nominata la prima Commissione prevista dal regolamento che praticamente gettò le basi della biblioteca. La biblioteca, venne inaugurata l’8 novembre 1964, nel breve volgere di due anni essa è stata frequentata da migliaia di lettori i quali, oltre che sostare nelle sale di lettura e di consultazione ottimamente attrezzate, hanno usufruito di quasi 10000 prestiti a domicilio di pubblicazioni di ogni genere: dalla lettura amena e dai libri per ragazzi, ai trattati di economia, ai libri di ogni ramo dello scibile.

Il materiale librario costituito, all’inizio, da 2158 volumi (dei quali 774 del Centro di lettura e di informazione in funzione a Palazzolo fin dal 1953) è oggi di oltre 10000. La donazione Lanfranchi, infatti, ha arricchito la biblioteca, di pregevoli carte topografiche e di oltre 8000 volumi.

I locali dell’ala sud, divenuti insufficienti, sono stati abbandonati per altri situati nell’ala nord del Palazzo comunale, nei quali sono state ricavate – oltre le sale di lettura e di consultazione, arredate con mobili in stile offerti dallo stesso donatore – altre tre sale di deposito libri e un vasto corridoio da adibirsi a sala riservata per studiosi e ricercatori.

La biblioteca è stata dotata fin dall’inizio di una discoteca, che oggi dispone di quasi 300 dischi di musica sinfonica, classica e di poesia.

Essa è pure dotata di un apparecchio per la lettura dei microfilms di cui la biblioteca si va gradatamente arricchendo.

Giungono periodicamente 28 riviste che sono un elemento di attrazione per i lettori e motivo di interesse sempre nuovo.

 

LA FIGURA DEL DONATORE GR. UFF. GIACINTO U. LANFRANCHI

Giacinto Ubaldo Lanfranchi, nato a Palazzolo il 9 marzo 1889 da Giovanni e da Tinti Colomba. Oggi risiede a Bergamo ma non si è mai staccato dalla sua città, alla quale ha offerto un dono così prezioso nel quale sono condensati tanti anni di appassionate ricerche e di sacrifici.

Egli ha ricoperto incarichi amministrativi importanti: è stato consigliere comunale e membro della Giunta di Palazzolo, sindaco del Comune di Sarnico per cinque anni dopo la seconda guerra mondiale, membro delle commissioni per il cimitero, per l’edilizia, per il catasto.

Ha retto importanti opere pie: è stato prima consigliere e poi presidente della Congregazione di carità, presidente della colonia, elioterapica, presidente dell’ospedale civile per vent’anni, presidente della fabbriceria, consigliere del sottocomitato della Croce Rossa della media valle dell’Oglio e presidente della sezione C.R.I. di Palazzolo, organizzatore dell’ufficio corrispondenza con prigionieri e internati, consigliere della Società operata maschile di mutuo soccorso presidente della Società del teatro Sociale,

È stato animatore di sodalizi sportivi: fondatore del Club alpino italiano (1913), fondatore e primo presidente della società sportiva Pro Palazzolo (1913), presidente della Ass. motonautica del Sebino e consigliere della Fed. Motonautica italiana.

Combattente durante la prima guerra mondiale nel genio aviatori, divenne socio del Rotarj Club di Bergamo. Accademico dell’Ateneo di scienze ed arti di Bergamo. Nel 1958 ebbe la commenda al merito della Repubblica,  nel 1966 la nomina a grand’ufficiale.

Ha pubblicato tre studi storici su Palazzolo: nel 1946 “Il ponte ferroviario ed i bombardamenti della guerra 1940-1945”, nel 1959 “Breve storia di Palazzolo – Note storiche di Palazzolesi illustri” e nel 1966 “La Torre del popolo di Palazzolo”. Dal 1926 a tutt’oggi ha pubblicato numerosissimi articoli di argomento storico su periodici e quotidiani.

La Voce di Palazzolo, 14 maggio 1967