Una famiglia di artisti: i Rampana
Proveniente da Milano, chiamata con tutta probabilità dall’architetto Carlo Antonio Manna, pure milanese e affermato professionista, arriva a Palazzolo negli anni 1812-13.
-Rampana Giovanni di Giuseppe (1775-1822)
La famiglia Rampana è composta da Giovanni, figlio di Giuseppe e Caterina Alcini, di professione pittore, dalla moglie Serafina Contestabile (nata l' 11/8/1776) e dai due figli Vincenzo (n.10/3/1808) e Giuseppe (n.5/10/1811); va ad abitare nei locali del Manna in via Galignani-Vicolo Foreti, dove rimarrà per circa un secolo.
La coppia Rampana-Contestabile,unitasi in matrimonio a Milano nella chiesa di S.Giorgio al Palazzo nel 1807, a Palazzolo ha altri figli: nel 1814-Maria Anna Caterina Giuditta che sposa Morandi Giacomo e muore nel 1881;
nel 1817-Nicodemo Vincenzo, che nel 1848 sposa Torri Maria di Giuseppe e di Francesa Pezzoni nel 1821-Angela Caterina Clara, che muore a 6 anni.
I Rampana erano artisti del pennello: pittori-decoratori ed il Manna si serviva della loro opera nella sua attività di impresario. Giovanni muore a Palazzolo nel luglio 1822 a 47 anni; la moglie Serafina nel febbraio 1860 a 80 anni di età.
-Giuseppe Rampana di Giovanni (1811-1894)
Nato a Milano il 5 ottobre 1811, sposa nel 1836 Rainoldi Rosa, pure di Milano, figlia di Domenico e di Rossi Maddalena, nata nel 1812 e morta a 71 anni nel 1883. Ebbero 11 figli dei quali sopravvissero -Maria Maddalena Clara, (n.1837) che sposerà nel 1858 Antonio Damioli-Giovanni Battista,(n.1841) pittore, patriota -Bernardo Antonio, (n.1845) altro pittore.Serafino,(n.1852),
Sepolto nella cappella di famiglia, il suo busto è collocato su una colonnetta, è ricordato con questa epigrafe: Pittore verniciatore stimato-visse per oltre 82 anni serenamente onesto-fede forza attingendo alla retta coscienza-amò la patria-professò con virtuosa purezza- le cristiane credenze-fra i numerosi figli divise gli affetti-alla Fede alla Patria alla virtù educandoli-fu per molti anni-amministratore integro-dell’ecclesiastico patrimonio-primo propugnò-l’associazione del mutuo soccorso-fra gli operai-l’ottenne ad essa dedicò sue cure-uomo di tempra antica-ebbe morendo l’universale compianto-il 13 febbraio 1894.
I suoi figli
Giovanni Battista nasce il 17 giugno 1841, frequenta l'Accademia di Brera a Milano,
Si arruola a 17 anni nelle file garibaldine e partecipa alla campagna risorgimentale del 1860-66 nel 3° reggimento Bersaglieri.
Prende parte alla battaglia di Castel Morone dell'ottobre 1860, guadagnando la prima medaglia d'argento al valor militare; poi a quella del 1866, nel '71 è sergente a Palermo; nel 1872 termina la sua ferma dopo 12 anni di servizio. Nel 1883 è sottotenente di fanteria della milizia territoriale, si dimette nel 1889 e nel '95 riceve il diploma di veterano.
Nel 1878 sposa Natalina Masserini, nata ad Antegnate, da cui ha tre figli:
Araldo (nato nel 1879, che muore in combattimento a Verdun in Francia il 28 ottobre 1917), Clara (muore a due anni nel 1883 di mal contagioso), Clarina nata nel 1885,rimasta nubile e morta nel settembre 1917, Giuseppina sposata a un Rangoni di Chiar.i
Gli siamo debitori di una raccolta di studi di storia locale, custodì l'originale della cronaca Pezzoni già del padre Giuseppe. Fu sua l'idea della fondazione di un istituto per raccogliere i ragazzi orfani del paese. Apre una scuola di disegno in una soffitta di Palazzo Muzio.Tra i suoi allievi Paolo Gentile Lanfranchi. Muore a 69 anni il 25 marzo 1911 nella sua casa di Via Garibaldi.
Sulla sua lapide è ricordato così: Pittore geniale-superstite del glorioso Castel Morone-coltivò le idealità dell'arte-della Patria-dei più nobili affetti-morì amato da tutti-adorato dai suoi-
Antonio, nasce nel 1845, ammogliatosi nel 1883 con Annunciata Cicogna, muore annegato nell'Oglio il 17 giugno 1891. Legò il suo nome a molte opere pittoriche:la facciata della parrocchiale di Pontoglio (1884)- il palazzo della prefettura di Bergamo, Si recò a Bombay dove dipinse il palazzo del Rajà
Serafino, nato nel 1852, abita in Via del Ponte ed ha negozio di marmista sotto i portici in Piazza. Sposa nel 1878 Benedetti Emilia nata a Caprino nel 1854. Muore a 59 anni il 10 dicembre 1911.
La Voce di Palazzolo, 22 giugno 2011