Cento anni fa nasceva la CROCE VERDE
“Il 5 gennaio 1911, come si legge nella cronistoria della Società Operaia di Mutuo Soccorso, si iniziano nella sede le lezioni per gli operai per la costituenda società di pronto soccorso denominata Croce Verde. Gli insegnanti sono i medici Cossali , Frigotto e Pangrazio” .
Anche il giornale locale L’Oglio del 15 gennaio 1913 racconta che “ un anno e mezzo fa, a lodevolissima iniziativa di Luigi Perletti, reduce dalla Croce Rossa militante in Libia, venne qui fondata la Croce Verde, allo scopo di dar pronto soccorso agli operai che, per disgraziato accidente, cadessero vittime di infortuni”. E’ quindi certo che a metà del 1911 va collocata la nascita di questa società di pubblica assistenza.
La prestazioni dei militi, oltre che nelle fabbriche, si erano estese a tutta la cittadinanza. La Croce Verde nel corso del 1912, infatti, aveva effettuato “25 trasporti di malati gravi a domicilio e relative medicazioni, 3 servizi per aiuto ai pompieri nello spegnere gli incendi, 6 medicazioni per accidenti sulla pubblica via, 7 medicazioni a viandanti di passaggio, 2 medicazioni nelle corse ciclo-podistiche, 17 idem nel campo del gioco del calcio”.
Il capo della squadra dei militi Benedetto Pegorari, si rivolgeva agli industriali perché appoggiassero “sempre più tale istituzione,affinché viva e progredisca pure economicamente… Le società industriali sono quelle che sono più interessate al progredire di questa nostra Croce Verde. Esse, in ultima sintesi, sono quelle che pagano le conseguenze degli infortuni sul lavoro: se ogni stabilimento avrà a disposizione il personale sanitario della Croce Verde ben istruito ed equipaggiato, potrà dire di avere per sé un grande vantaggio. Se gli operai avranno al loro primo pronto soccorso persone, come i militi della Croce Verde, avranno buona garanzia per il loro capitale di forze perché dal primo medicamento, fatto con sano e saggio criterio, dipende quasi tutto il processo della più o meno lunga, più o meno perfetta guarigione”.
I bilanci degli anni 1911-1914 ci consentono di seguire, nei dettagli, l’attività dell’associazione.
Primo bilancio 1911-12
Poiché la neonata associazione vive di volontarie elargizioni, il primo elenco comprende: Municipio L.200-Lozio e Svanetti 210-Lanfranchi Giovanni 30-Lozio Gio. Battista 30-Cugini Guzzi 30-Nulli Francesco 20-Niggeler e Kupfer 50-Fratelli Marzoli 30-Antonio Schivardi 10-Società Calce e cementi 100-Pelucchi Giovanni 15-Manifattura A.Binda 50-per un totale di L. 701.90
Le uscite: per libretti nozioni malattie L.28.50-cartelli assistenza ammalati 24-berretti e bracciali 130-barella 320.80-zaino barella 195- diverse 3.60 con un deficit di L.36.90. Gli stessi importi sono indicati anche per gli anni successivi.
Elenco dei militi della Croce Verde
Allegato al bilancio 1913 c’è un elenco dei volontari che operavano nei diversi stabilimenti:
ditta Ambrogio Binda: Morandi Giacomo,Banfi Giovanni,Pedrali Vittorio,Manna Leandro.
Lozio e Svanetti: Morandi Giacomo,Rota Angelo.
G.B Lozio: Bertoli Angelo, Corna Antonio.
Donati & Cadei: Giuliani Isidoro.
Severo Cadei: Perletti Luigi.
Ferrari & Pilucchi: Pedrali Luigi,Fratus Francesco,Fratus Giovanni.
Niggeler & Kupfer: Giori Pietro,Cassotti Francesco.
Fratelli Marzoli: Ricci Maurizio,Valli Angelo.
Fratelli Frana: Fogliati Giuseppe.
Pagani Luigi: Pagani Roberto.
Schivardi Antonio: Morandi Giacomo.
Strazza & Speroni Milano: Vezzoli Battista.
Manenti Beretta Maria: Calabria Luigi.
Soc.Italiana calci e cementi: Bonassi Angelo,Pegorari Benedetto.
Accanto al presidente Colombo Svanetti, c’erano il direttore Benedetto Pegorari e l’Ufficiale sanitario dott.Frigotto.
Con lettera dell’11 gennaio 1914 il direttore Pegorari rassegnava le sue dimissioni e riassumeva così l’operato dell’anno 1913: servizi di assistenza e istruzioni pratiche in ambulanza n.52- pronto soccorso trasporto malati 22-meidcazioni a domicilio 18-medicazioni per risse 3-soccorsi prestati sulla via per malori improvvisi 6-servizi incendi 4-servizid’onore 3-sul campo di foot-ball 1.Non metto gli infortuni sul lavoro perché sono un’infinità.
La Croce Verde, dopo cinque anni di vita, ha esaurito il suo compito e i suoi militi sono al servizio della Patria sotto le insegne della Croce Rossa.
Il Giornale di Palazzolo, 1 febbraio 2011
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