Cento anni fa morivano i fratelli Rampana
All’inizio dell’800 la famiglia Rampana, proveniente da Milano,si stabiliva a Palazzolo nei locali di proprietà dell’architetto Carlo Antonio Manna a Mura. I Rampana erano pittori-decoratori e lavoravano per il Manna che li aveva incoraggiati a venire in paese.
Giovanni Battista, nato nel 1841 e Serafino del 1852, scompaiono a distanza di pochi mesi nel 1811, cento anni fa. Insieme a loro va ricordato l’altro fratello Antonio, del 1845, annegato nell’Oglio nel giugno 1891.Giovanni Battista e Antonio avevano frequentato l’Accademia di Brera a Milano.
Giovanni Battista a 17 anni, dopo quattro anni di corso, lascia l’Accademia,si arruola nelle file dei Garibaldini e partecipa alle campagne risorgimentali. A Palazzolo sposa nel 1878 Natalina Masserini, da cui ha quattro figli.
Ha uno studio di pittore – decoratore - fotografo. In una soffitta di Palazzo Muzio, scuole vecchie, apre una scuola di disegno e tra i suoi allievi ci sono Paolo Gentile Lanfranchi, Innocente Mainetti. In un album raccoglie schizzi e acquerelli con le vicende della Campagna garibaldina del 1860. Sua è la pala dell’altare della chiesa di San Giovanni e le decorazioni della Cappella del Suffragio e della chiesetta di San Pancrazio.
Sulla sua lapide con poche righe viene sintetizzata la sua vita: Pittore geniale/superstite del glorioso Castel Morone/coltivò le idealità della’arte/della Patria/ dei più nobili affetti/ morì amato da tutti/adorato dai suoi.
Serafino è anche lui pittore-decoratore, abita in Via del Ponte ed ha un negozio-laboratorio di marmista sotto i portici di Piazza Roma.
Il loro padre, Giuseppe era nato cento anni fa, il 5 ottobre 1811, a Milano.
Il Giornale di Palazzolo, 1 novembre 2011