Panoramica storica sugli edifici e le strutture scolastiche locali 2
pubblicato il: 28/09/1973
da: La voce di palazzolo

PANORAMICA STORICA SUGLI EDIFICI E LE STRUTTURE SCOLASTICHE LOCALI

IL PALAZZOLO SCOLASTICO DI VIA GALIGNANI

Nei vent’anni che intercorrono dal censimento del 1881 a quello del 1901, la popolazione di Palazzolo ha un aumento del 42% e passa da 5885 a 7204 abitanti. È facile immaginare che le poche aule del Palazzo Muzio erano divenute insufficienti. Si affittarono persino i locali della Società Operaia in Piazza Roma. Ormai si faceva strada l’idea di costruire un vero “palazzo scolastico” adatto alle esigenze presenti e soprattutto future delle scuole palazzolesi.

Il Consiglio Comunale nell’aprile del1902 si interessava al problema e vennero avanzate le prime ipotesi di utilizzo di locali di fortuna, quali ad esempio la Fabbrica Bottoni, o il locale Foresti, poi ci si orientò verso la costruzione di una vera scuola ed emersero indicazioni sulla scelta dell’area.

Nel 1905, colla collaborazione di una Commissione consigliare, si giunse all’indicazione di un appezzamento di circa 20.000 mq. di terreno sulle Rive del Cividino di proprietà Svanetti e, non senza difficoltà, il 19 gennaio 1907 venne approvato anche il progetto dell’edificio, che era stato redatto dall’arch. Luigi Tombola di Brescia (1863-1956).

Ho detto non senza difficoltà, perché fin d’allora qualcuno aveva avanzato l’ipotesi di decentrare gli alunni in due edifici anziché riunirli in un solo immobile, per accedere al quale era anche necessario costruire una passerella pedonale sull’Oglio, passerella che l’arch. Tombola aveva previsto a nord della chiesa parrocchiale.

Dall’approvazione del progetto all’inizio della costruzione passarono oltre tre anni, durante i quali emersero contrasti sull’entità della spesa prevista in circa 200 mila lire.

Nel maggio 1910 si cominciò a costruire la parte centrale e in un secondo tempo le due ali laterali. Alla fine del 1913 i locali poterono essere occupati.

La “Grande Guerra” coinvolge anche il nuovo edificio che viene requisito per essere adibito dall’estate del 1916 ad ospedale di Guerra n. 24.

Le aule ed i corridoi sono trasformati per accogliere 600 letti dei tre reparti di medicina, chirurgia, e otorinolaringoiatria. Dal maggio 1917 al settembre 1918 furono ricoverati qui circa 9500 infermi, reduci dal fronte.

Su “La sentinella Bresciana” del 31-1-1922 si legge questa descrizione della scuola: “L’edificio è un amplissimo fabbricato costruito in riva all’Oglio. Vi si accede da una maestosa ed artistica scalinata a varie rampe e ripiani. Consta di un corpo centrale più elevato con due ali laterali in pietra viva ed in cotto, e contiene 28 aule nei suoi tre piani, oltre a locali sussidiari per il bidello-custode, le sale dei professori, i locali per i caloriferi, il deposito dei combustibili e un capace sottotetto. Ampi corridoi e vasti e comodi scaloni disimpegnano tutti i locali, dotati di ogni comfort moderno: dai termosifoni, all’acquedotto, riscaldati anche i corridoi e gli anditi e per tutto una cura meticolosa per la pulizia e per l’igiene che fa veramente onore così al corpo insegnate come agli alunni. In questo vasto Palazzo hanno la loro sede la Scuola Tecnica e la Professionale.”

Infatti la disponibilità di aule e le nuove esigenze avevano fatto murare l’istituzione, a carico del Comune, della Scuola Tecnica, aperta nel 1922, trasformata poi nel 1931 in Scuola secondaria di avviamento professionale industriale,

Questa scuola aveva i suoi laboratori in un altro edificio, poco lontano dalla scuola elementare, demolito da pochi mesi per far posto ad una costruzione privata.

LA SCUOLA RURALE DEL MIRASOLE

La campagna di Palazzolo si estende fra i territori dei Comuni di Pontoglio, Chiari e Cologne e molte sono le cascine che sorgono in mezzo ai poderi ed i ragazzi in età scolare di queste famiglie di agricoltori potevano frequentare, a fatica e con molti disagi, la scuola di via Galignani. Negli anni 30 tali alunni raggiungevano il numero di 90 ed erano ospitati nella cascina Boscolevato, dove due aule erano state ricavate utilizzando la chiesa, unita alla cascina, ed una stanza d’affitto; locali che non erano certo idonei allo scopo di tenervi scuola.

Nel 1934 si pensò di dare una sede anche a questa scuola e venne scelta una località più centrale rispetto alla dislocazione dei cascinali. Si comprarono 4000 mq. di area e l’ing. G. Carlo Diana di Chiari progettò l’edificio di due aule, alloggio dell’insegnante, del custode e palestra ginnica. Il preventivo di spesa era di L. 116.200.

Nell’ottobre del 1935 le classi del Boscolevato entravano nella scuola intitolata a “G. Battista Sufflico” medaglia d’argento della 1.a guerra mondiale.

Per poter far funzionare anche le classi 4.a e 5.a, negli anni 50 l’edificio venne ampliato. Oggi la scuola elementare di Mirasole ospita tutto il corso elementare. Gli alunni si sono ridotti a non più di una trentina sia perché le famiglie contadine sono diminuite sia perché i ragazzi possono frequentare la scuola elementare di via Marzoli, che è molto vicina alle loro abitazioni.

La Voce di Palazzolo,28 settembre 1973