3-PANORAMICA STORICA SUGLI EDIFICI E LE STRUTTURE SCOLAASTICHE LOCALI
L’EDIFICIO DI VIA ZANARDELLI
La nascita, nel 1941, della scuola media, collocata nel vecchio Palazzo Muzio, ancora utilizzato in via eccezionale, e gli inevitabili contraccolpi sull’istruzione causati dalla 2.a guerra mondiale, fra cui lo sfollamento della scuola media all’Oratorio maschile S. Sebastiano, posero gli amministratori del primo dopo-guerra nuovi impellenti problemi di spazi per le scuole.
A fronte della necessità di circa 45 aule ve n’erano soltanto 30 ad ubicate tutte nell’edificio di via Galignani e così utilizzate: 15 per le 29 classi elementari, che devono alternarsi osservando il doppio turno per soddisfare le esigenze dei 1438 scolari, 9 per i 217 studenti e 6 per la scuola media.
Il Consiglio Comunale incarica il 31 luglio 1948 l’ing. P. Ferruccio Bernoni di Brescia di progettare un nuovo edificio di 15 aule, adatto per ospitare metà delle classi della scuola elementare ed ubicato nella zona est della città fra i Rioni di Riva e Calci su un’area giudicata idonea allo scopo.
La rapida evoluzione della frequenza alla scuola post-elementare induce ad ampliare il progetto ed a suddividerlo in due lotti, approvati il 21 maggio 1949, comprendenti il primo 14 aule, i relativi servizi e l’alloggio del custode per una spesa di 47 milioni; il secondo di 8 aule e un costo di altri 20 milioni.
L’opera però viene realizzata in un solo tempo, anche se sarà tempo molto lungo, poiché l’edificio potrà essere inaugurato il 10 ottobre e circa 100 milioni, finanziati con mutuo trentacinquennale.
Scomparve così l’orario unico ed il doppio turno dalle scuole elementari e si ottenne facilmente la sezione commerciale dell’avviamento professionale. Infatti nel nuovo palazzo furono sistemate 12 classi elementari e la scuola di avviamento.
Intanto vanno sorgendo altri istituti scolastici: nel 1961-62 é istituita la sezione staccata dell’Istituto Professionale di Stato “Moretto” per disegnatori meccanici che é collocato nell’ala sud della scuola di via Galignani, lasciata libera dalla scuola media trasferita nei locali dell’Oratorio Maschile; l’anno seguente é aperta, sempre in via Galignani, una sezione staccata dell’Istituto Professionale di Stato per il Commercio con un corso per segretarie d’azienda.
Quando nel 1968-69 si apre la sezione staccata dell’ITIS di Brescia, l’Istituto Professionale per il Commercio é trasferito nella Casa della Giovane dove resterà fino alla fine del 1972, quando, con un nuovo trasloco, passa, insieme con la “Moretto”, nello stabile dell’Orfanotrofio Galignani.
Da ultimo nel 1969-70 iniziano i corsi della sezione staccata del liceo scientifico che prenderanno posto in un edificio che è appena stato costruito:quello di via Marzoli.
L’EDIFICIO DI VIA MARZOLI
Una commissione consigliare presieduta dall’assessore Vavassori presenta al consiglio del 5 gennaio 1962 un piano di nuove strutture edilizie, necessarie per soddisfare il bisogno dei 1258 scolari delle elementari, dei 607 delle due sezioni dell’avviamento e dei 209 della media (in totale 2074 alunni su 13.922 abitanti) che é approvato e che si articola nelle seguenti proposte:
Costruzione di due edifici scolastici per la scuola elementare di 10 aule ciascuno da dislocare in via Marconi e via Marzoli (spesa L.100 milioni ciascuno)
Adattamento dell’edificio di via Zanardelli per la scuola media unificata (spesa lire 60 milioni).
Nel corso dello stesso anno é acquistata l’area di mq. 6.500 in via Marzoli e il 23 ottobre incaricati i tecnici ing. Noris e arch. Businaro per la redazione del progetto. Difficoltà invece insorgono per l’area di via Marconi.
Il nuovo edificio, il cui progetto è approvato il 22 ottobre 1966, prevede la costruzione di un edificio di 12 aule, dei servizi relativi, dell’alloggio del custode e della palestra per un importo di 112.800.000 lire. Si provvide a realizzare il primo stralcio di 80 milioni escludendo la sola palestra, non ancora realizzata.
La scuola sorge sull’area della vecchia cascina Ospitale, sede appunto dell’ospedale dal 1776 al 1806, che venne abbattuta. L’impresa Ragni portò a termine i lavori entro l’autunno del 1969 ed il 1.o ottobre entravano nell’edificio le otto classi elementari ed il liceo scientifico. La spesa del primo stralcio raggiunse i 106 milioni.
In coincidenza con l’entrata in funzione di questa scuola si andò completando l’opera di
decentramento e 6 classi della scuola elementare si aprirono presso i locali dell’Oratorio di S. Giuseppe, classi che raccolgono i ragazzi dal rione, che prima si recavano in via Zanardelli o presso le aule in affitto all’oratorio del S. Cuore.
ULTIME REALIZZAZIONI: LA SCUOLA MEDIA DI VIA DOGANE – LE ELEMENTARI DI VIA ATTIRAGLIO E DI S.PANCRAZIO
Il 2 dicembre 1968 viene incaricato l’ing. Gatti di Brescia di predisporre il progetto per una scuola media. Il giovane professionista viene purtroppo a mancare per cui la continuazione del lavoro passa nelle mani dell’ing. Piovani di Brescia.
Approvato il progetto il 24 maggio 1969, l’effettiva costruzione ha inizio il 3 maggio 1972 con la posa della prima pietra.
Il complesso, che sorge su un’area di 10.000 mq. in via Dogane, è suddiviso in cinque nuclei:
Nucleo direzionale con ingresso, salette per colloqui genitori-insegnanti, biblioteca alunni (al piano terra); segreteria, archivio, sala riunioni, biblioteca insegnanti (al primo piano)
Nucleo delle aule normali: 18 aule di mq. 50 circa ciascuna con relativi servizi.
Nucleo delle aule speciali: per osservazioni scientifiche, applicazioni tecniche maschili e femminili, educazione artistica
Nucleo delle sale per attività collettive ed integrative: sala per educazione musicale, per riunioni di gruppo, tutti intercomunicanti e trasformabili in un’unica grande aula magna
Nucleo per le attività sportive con palestra di m. 14 x 27,75, spogliatoi, servizi vari, spazi esterni per pallacanestro, piste e pedane.
La spesa che supererà i 300 milioni è finanziata dallo Stato.
L’impresa Rizzi di Pisogne sta portando a termine i lavori e dal 1.o ottobre anche la Scuola Media “M. Luther King” avrà la sua sede.
Il 3 dicembre 1970 l’arch. Riccardo Vecchiati di Palazzolo ha l’incarico di redigere il progetto per un nuovo edificio per la scuola elementare.
La scuola sorge su un’area di 8300 mq. in via Attiraglio; ha una pianta a forma di grande chiave e prevede un edificio con 16 aule normali, 5 comuni, spazi per le attività pratiche, un anfiteatro all’aperto per rappresentazioni sceniche, la biblioteca per gli alunni, la sala insegnanti, la segreteria, la sala per le visite mediche, l’alloggio per il custode, una palestra di m. 18x26, spazi esterni per lezioni all’aperto, impianti idrotermo-sanitari con servizi per ogni gruppo di due classi, impianti per citofoni, telefoni e per la diffusione di suoni e delle immagini arredamento completo giardino, campo da gioco con gradinata esterna per spettatori.
La spesa che si aggirerà sui 270 milioni di lire è finanziata dallo Stato che però finora ha messo a disposizione 55 milioni per costruire il 1.o stralcio di 6 aule normali complete e funzionanti.
Il 27 marzo 1971 il Consiglio Comunale ha approvato il progetto generale e quello del primo stralcio ed il 22 febbraio 1972 viene gettata la prima colata di cemento. L’impresa Belotti di Capriolo ha terminato l’opera nella primavera di quest’anno. Si attende il finanziamento del 2.o stralcio per completare una scuola che propone delle soluzioni strutturali modernissime. Dal 1.o ottobre verranno ospitate le classi prime e seconde del Plesso di Riva.
Con l’aggregazione di San Pancrazio del 1962, il Comune si è trovato a dover provvedere anche alle scuole di quella frazione. Le scuole sono nel vecchio edificio di via Trento. Gli alunni aumentano ed è necessario tramezzare le vecchie aule, ed affittarne quattro presso l’Oratorio.
Senza attendere aiuti dallo Stato, l’Amministrazione si assume l’onere di 300 milioni per dotare anche quel rione di un nuovo complesso scolastico. Il Consiglio infatti, mediante un appalto concorso, affida alla ditta F.lli Lombardi di Rezzato, la costruzione col sistema della prefabbricazione, dell’edificio che avrà 12 aule, spazi per attività interciclo, biblioteca, sale per insegnanti, palestra, sala per la mensa, cucina, visita medica, alloggio per il custode, giardino e attrezzature sportive all’aperto.
La superficie di mq, 75000 è adiacente a quella su cui sorge l’Asilo costruito nel ’67.A completare le opere realizzate mancano il 2.o stralcio di via Attiraglio, la scuola elementare a S. Giuseppe, il centro scolastico polivalente, per il quale si è deliberato il vincolo di una vastissima area sulla via Brescia, ed il completamento del programma delle scuole materne.
La Voce di Palazzolo, 12 ottobre 1973