Cai appunti per una storia
pubblicato il: 01/06/1988
da: Il giornale di brescia
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Cai, Appunti per una storia...

Parlano i protagonisti

Emilio Pangrazio, medico condotto, dalle colonne del giornale locale "L'Oglio" si rivolge, con una "lettera aperta" al Presidente dello Sport Club di Palazzolo, Comm. Giacinto Lanfranchi, perché "si faccia iniziatore della fondazione in Palazzolo, come centro della Media Valle dell'Oglio, di una sezione alpinistica, sia pure in sottordine od aggregata al fiorentissimo Club Alpinistico di Brescia e Bergamo, se per l'esiguità del numero dei soci non sarà possibile costituire una sezione autonoma". La molla che ha fatto scattare questa proposta è stato il successo ottenuto da un gruppo di sette soci dello Sport Club nella partecipazione alla "Escursione dal Cervino al Rosa" promossa dal CAI di Milano nelle giornate del 20/21/22 settembre 1912. II dottor Pangrazio dalla costatazione che" ... intorno a noi, vicino a noi, si stende la cerchia delle Prealpi Bergamasche, delle Alpi Orobie, dei monti superbi delle valli bresciane su cui s'aderge maestoso il gruppo dell' Adamello dalle nevi eterne, meta di magnifiche escursioni, splendide per ardimento, possibili anche a coloro cui il tempo tiranno non consente soverchio indugio ... " passa a esaltare l'alpinismo" ... che assomma tutti i vantaggi degli altri sport come educatore non solo di energie fisiche, ma,ciò che più vale, come maestro di educazione morale ... " e conclude " ... non piccola sarà la soddisfazione mia ed ogni energia con slancio d'amore darò perché nel futuro non s'attenui, ma sempre più s'ingagliardisca, e si diffonda il culto della montagna". Utilizzando sempre lo stesso strumento di comunicazione, facendone perciò occasione di pubblico dibattito, il Lanfranchi risponde "che nell'assemblea dei soci che ebbe luogo il 12 settembre, in una mia relazione avevo presentato la proposta per la fondazione di una sezione del Club Alpino Italiano di Palazzolo, proposta accettata all'unanimità e che si doveva effettuare appena raccolte le adesioni, fondando la sezione - indipendente od aggregata a quella di Brescia o di Bergamo se le condizioni lo esigevano - nel corrente anno e questo allo scopo di riunire, col 1913, in un unico gruppo i soci palazzolesi ora affiliati alle sezioni di queste due città".

Nasce il Club

Venerdì 31 gennaio 1913 nel salone dell'Albergo dell'Aquila Nera, alla presenza di venti aderenti, nasce il CAI di Palazzolo. Per acclamazione vengono eletti a presidente il dott. Emilio Pangrazio, e consiglieri Ernesto Niggeler, Giovanni Campana, Giacinto Lanfranchi, Arnold Stahel. Gli aderenti alle iniziative della neonata associazione sono in prevalenza giovani appartenenti alle famiglie di industriali, liberi professionisti, signore e signorine della borghesia. Ed è abbastanza facile capirne il perché: dispongono di maggior tempo libero dalle occupazioni della fabbrica, sono provvisti di mezzi finanziari e attirati da un modo diverso di incontro e di socializzazione. Non va dimenticato che la "colonia" palazzolese di industriali e dirigenti di azienda svizzeri portano la tradizionale passione per la montagna e cercano un'occasione di affiatamento colla comunità nella quale si vanno gradatamente inserendo.

Come si “marciava”

Settantacinque anni fa nasceva a Palazzolo la sezione del Club Alpino Italiano e le "passeggiate", che prima venivano indette dallo Sport Club Palazzolo e a cui prendevano parte gli appassionati "camminatori", primo nucleo della nuova associazione, sono ora organizzate dal CAI. La prima, fissata per il giorno 16 marzo 1913, ha per mèta il Monte Bronzone (m. 1280). La tabella-orario prevede: partenza da Palazzolo in ferrovia per Paratico alle ore 7,30 - Partenza da Sarnico pel Bronzone ore 8.15 - Arrivo in vetta ore 12.30 - Colazione - Discesa ore 14 per Sarnico o per Vigolo a seconda della disponibilità del tempo - Ritorno a Palazzolo in ferrovia ore 20. Scrive il Lanfranchi in una sua nota: "Ricordo che a questa prima gita sociale parteciparono: la signora Margherita Lozio e le signorine Kupfer, Lozio, ed Aeshbach" . Una cronaca della escursione appare su "L'Oglio" del 19 marzo. Seguì nei giorni 23 e 24 marzo la partecipazione al convegno "Per il monte e contro l'alcool" indetto della sezione U.O.E.I. di Monza con escursione al Monte Boletto. "Quanta acqua! - scrive ancora il Lanfranchi. - Del resto non era essa contro l'alcool ?". La sezione palazzolese ebbe una grande medaglia d'argento. Il 19 e 20 luglio ha luogo un'escursione al Pizzo della Presolana (m. 2521) con ritrovo degli escursionisti all'Albergo Franceschetti (Cantoniera) m. 1400 al sabato sera. La partenza per l'ascensione avviene nelle prime ore della domenica. Per l'anno 1914 sono annunciate nel programma dieci "gite sociali". Si comincia colla gita invernale del 7/8 marzo al Monte Guglielmo (m. 2000) di due giorni col seguente programma: sabato 7, ore II.16 partenza col treno per Sarnico - ore 12 piroscafo per Marone - ore 13.43 arrivo a Marone - ore 15.30 partenza a piedi per Zone - ore 20 riposo - Domenica 8, ore 4.30 sveglia e salita al Guglielmo - ore 8.30 arrivo in vetta - ore 9 colazione al sacco - ore 19.10 partenza da Marone per Rovato- ore 20.56 arrivo a Palazzolo. Il "nota bene" avverte che i partecipanti dovranno provvedersi della colazione al sacco del giorno 8; che possono partecipare alla gita anche i non soci. Equipaggiamento invernale con scarpe ben inchiodate. Non va dimenticato che l'anno prima, nel maggio 1913, per una identica escursione si erano presentati tre soli partecipanti sui cinquantadue soci del Club. Il CAI Palazzolese partecipava anche a gite organizzate dalle sezioni di Bergamo, di Brescia e di Milano: il 3 maggio alla festa degli Alberi al Monte S. Lucio in Valle Seriana. Il 28 e 29 Giugno al Konigspitze e al Cevedale. Il 15, 16 , 17 agosto alla Presanella e all'Adamello. Il 19 e 20 settembre è la volta dei Laghi Gemelli. La gita - come recita il depliant - si svolge in una regione di attrattive e bellezze e si presenta facile anche per signore. La tabella-orario prevede per Sabato 19: ore 11.08 ritrovo e partenza in ferrovia da Palazzolo per Bergamo - ore 12.20 da Bergamo in ferrovia per Ponte Selva - ore 14 a piedi per Ardesio e Baita Val Canale - cena al sacco e pernottamento. Domenica 20: ore 4 sveglia e partenza dalla Baita per Rifugio Laghi Gemelli - colazione al sacco - ore 10 partenza dal Rifugio per Branzi - ore 12 pranzo a Branzi - ore 13.30 partenza in vetture per S. Giovanni Bianco - ore 16.30 per ferrovia per Bergamo - ore 20.16 per Palazzolo con arrivo e scioglimento alle 21. Equipaggiamento: scarpe robuste, bastone, mantellina. Provviste per cena del sabato e colazione per la domenica. Restava ancora l'Ottobrata ai Colli di S. Fermo ed in dicembre le esercitazioni con ski per chiudere l'annata sociale. L'annata sociale 1915 si apre colla gita sociale al Monte Bronzone e colli di S. Fermo indetta per il 14 marzo, a cui segue il 25 aprile la gita famigliare al Monte Isola. ll ritrovo e partenza è fissato alle ore 7.40 con ferrovia per Paratico - ore 8.30 partenza in piroscafo per Siviano - ore 10.30 partenza a piedi per Montisola (Ceriola, m. 599) - ore 12 colazione al sacco sul monte e poi ritorno - ore 13.30 partenza da Peschiera Maraglio con canotto autom. per la "Fenice" - ore 19.50 partenza con piroscafo da Iseo per Sarnico - ore 20.25 partenza da Paratico con ferrovia per Palazzolo. L'1 e 2 maggio la mèta è il Resegone. Si parte il sabato pomeriggio e si torna la domenica sera. Scoppia la guerra, ma l'attività del Club non si arresta. Per la domenica 17 ottobre è in programma la gita a "Zogno - Forcella di Nese - Canto Alto - Bergamo" a cui sono invitati Famiglia ed Amici con una previsione di ore 6 di marcia a piedi. Sul retro del cartoncino d'invito, stampato dalla Tipografia Giori Francesco di Palazzolo, c'è una descrizione dell'escursione scritta a macchina veramente invitante. "Da Zogno a Bergamo per la Forcella di Nese m. 864 e il Monte Canto Alto m. 1456, ore 5.30-6, escursione piacevolissima. Attraversato il Brembo si sale per comoda carrozzabile a Poscante m. 421 (1 ora), indi per bella mulattiera lungo la Costa di Grom si giunge alla Forcella (1 ora), per la Valle di Nese e l'omonimo paese si può scendere in 2 ore ad Alzano maggiore in Valle Seriana. Un sentieruolo, volgendo ad Occidente segue la costa e passando per il Monte del Cavallo (m. 991) e l'A. Braghizia porta (croce monumentale) in vetta del Canto Alto (1 ora), estesissimo panorama sulle Alpi bergamasche e sulla pianura lombarda. Per un buon sentiero tra dossi ed amene vallette in poco meno di 2 ore si scende alla chiesa della Maresana (m. 545) e di qui a Bergamo (1 ora). A Bergamo si compera il biglietto e si sale in treno. A Palazzolo poi chi ha ancora in buono stato le gambe può benissimo andare a teatro. La gita dovette avere grande successo perché il 16 aprile 1916 viene riproposta

1-6-1988