Matteo pedrali il pittore
pubblicato il: 01/11/2012
da: Il giornale di palazzolo s/o
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Parliamo di Matteo Pedrali (1915-1980)

Fra le carte di Innocente Mainetti sono conservate le copie della “cronaca di Palazzolo” che, come corrispondente, inviava al “Popolo di Brescia”. Non tutte le notizie venivano poi pubblicate.

Spulciando fra le veline dell’anno 1934, ho trovato un articolo del 27 novembre 1934 che il Mainetti aveva dedicato alla figura di padre Faustino Consoni. Ricordava come nel luglio 1917, il padre Consoni avesse mandato a Palazzolo una sua fotografia con un’affettuosa dedica che diceva testualmente:

“S.Paolo, 3 luglio 1917.L’umile e infrascritto offre alla piissima Sig.ra Francesca Pedrali fu Giacomo in segno di rispetto e ricordo di antica amicizia con i suoi venerandi genitori Giacomo e Lucia Bertossi Pedrali, con preghiera di ricordarsi nelle sue orazioni, implorando elette benedizioni e pace da Dio benedetto. Padre Faustino Consoni missionario di San Carlo”.

Sul retro dell’immagine padre Faustino aveva aggiunto: “Ti saluto o Palazzolo sull'Oglio: ti saluto con tutto l'affetto e dall'intimo del cuore; quanto ti rivedrei volentieri prima di chiudere gli occhi al tempo ed aprirli all'eternità: la parrocchiale, la chiesa vecchia, la torre maestosa, il ponte ferroviario, il fiume, la casa ove nacqui, l‘oratorio di S. Giovanni, la società cattolica, ma più di tutto la pupilla degli occhi miei il santuario di nostra Signora di Lourdes ove

celebrai piangendo la prima Santa Messa. Carissimi dolci ricordi! Iddio benedica l’ amata patria e lungi le tenga il male! Padre Faustino Consoni missionario di S.Carlo”

Il Mainetti spediva il 15 giugno 1935 alla direzione del giornale “La Fiamma” di San Paolo del Brasile questa lettera: “Si avvicina il secondo anniversario della morte del tanto compianto padre cavalier Faustino Consoni, mio amatissimo concittadino, perciò ho voluto inviarle la riproduzione, in disegno a carboncino, della casa ove nacque questo santo della carità; é lavoro del

giovane pittore palazzolese Matteo Pedrali, che si fa già molto onore per i suoi quadri. Spero che le sarà gradito il dono e che lo vorrà unire alla raccolta delle cose care che furono e che ricordano il venerando padre dei poveri e degli orfani. Voglia nel giorno anniversario portare sulla sua tomba lagrimata per me un fiore ed una preghiera”.

 

Nota storica in una strenna di Natale

Sul “Popolo di Brescia”, del 30.12.1938 era pubblicata questa corrispondenza da Palazzolo:

“Il camerata Giacinto Lanfranchi, continuando la ormai tradizionale sua strenna del Natale, ha presentato anche quest’anno un artistico cartoncino con disegno del pittore Matteo Pedrali riproducente l’antico canale dei mulini, attualmente il canale dà vita alle turbine dell’importante cotonificio Niggeler & Kupfer.

L’augurio di Buon Natale e Buon Anno è fatto precedere da un pensiero di Tennyson .”O campane di Natale squillanti pel diffuso cielo.. suonate all’uomo nuovo, libero e forte, dal cuore più largo della mani più generose..” Il cartoncino aggiungeva poi al disegno del Pedrali un trafiletto di storia palazzolese: ”Canale dei mulini: così era chiamata la derivazione, in sinistra sponda del fiume Oglio, con presa ad un centinaio di metri a monte dell’attuale ospedale. Derivazione che ancora alla metà del secolo scorso alimentava il maglio Lancellotti, il setificio Nigra, una conceria e diverse macine. Questi opifici occupavano allora ben undici isolette, ora ridotte a due sulle quali sorge l’attuale cotonificio. Il primo impianto d'illuminazione elettrica nel Bresciano venne installato da questo cotonificio nel 1883 con dinamo azionata dalle turbine del canale “.

Il Giornale di Palazzolo, 1 novembre 2012