INGRESSO DEI NUOVI DELEGATI VESCOVILI
(1962 – 1963)
Il 17 giugno 1962 nel cortile della cascina adiacente la chiesetta della Sgraffigna, incapace di ospitare il gran numero di fedeli, mons. Almici, vescovo ausiliare di Brescia presenta don Giuseppe Chiodi, 34 anni, di Prevalle, quale delegato vescovile del quartiere, posto sotto la protezione di San Giuseppe.
Gli sono accanto l’anziano mons. Piccinelli, parroco di Palazzolo e don Tonoletti, parroco di San Pancrazio, i rappresentanti cioè delle due parrocchie dal cui territorio è stata ritagliata la nascente Comunità Parrocchiale. Colla cerimonia di questa giornata inizia la sua vita la prima delle tre nuove parrocchie.
Il sacerdote ed i fedeli della nuova comunità si trovano davanti il difficile e impegnativo compito di «edificare» insieme una nuova realtà parrocchiale in una zona che è stata tradizionalmente «periferia» sia per Palazzolo che per S. Pancrazio.
Materialmente parroco e capi famiglia si sono trovati in mano la donazione di 13.000 mq. di area fata dalla parrocchia di S. Maria Assunta, sulla quale nei prossimi anni dovrebbero sorgere la chiesa e le opere parrocchiali su progetto dell’architetto Guido Isella, nativo del posto.
Intanto le messe dei giorni feriali sono celebrate nella chiesetta della Sgraffigna, i matrimoni, i battesimi e funzioni domenicali in un garage messo a disposizione dal geom. Clementi. La dottrina cristiana si svolge in una stanza adiacente alla cascina della Sgraffigna. Dal giorno delle «ceneri» le funzioni sono celebrate in una cappellina improvvisata in una villetta dello stesso quartiere Clementi, per il catechismo si ricorre ai seminterrati delle singole villette.
Lo sforzo del delegato vescovile e dei capifamiglia, riuniti in Comitato, consente di addivenire alla approvazione del progetto tecnico e finanziario per il nuovo complesso parrocchiale e il 22 settembre 1962 mons. Tredici presenzia alla cerimonia della posa, della prima pietra della erigenda chiesa i cui lavori, affidati all’impresa Clementi, consentiranno di realizzare la cripta che fungerà sia da chiesa che da aula per catechismo e altre funzioni parrocchiali e che verrà benedetta il 18 aprile 1963.
Il 9 settembre 1962 don Evaristo Zubiani, delegato vescovile della costituenda parrocchia di S. Rocco, proveniente da Lumezzane, fa il suo ingresso. La cerimonia si svolge nel piazzale del villaggio Marzoli. Mons. Almici, ringrazia, in questa occasione, oltre al parroco mons. Piccinelli, la sig.ra Anna Marzoli Lanfranchi per la donazione della casa adiacente la chiesetta di s. Rocco, che ospiterà il nuovo delegato vescovile. La nuova parrocchia con oltre 3.000 anime è la più vasta di Palazzolo, abbracciando la zona a sud della via Brescia fino ai confini coi comuni di Chiari, Cologne, Pontoglio. La dotazione della nuova comunità parrocchiale è un appezzamento di area di 10.000 mq. a sud del campo sportivo dove si conta di erigere le opere parrocchiali e la nuova chiesa.
Il 6 gennaio 1963, giorno dell’Epifania, nasce anche la terza parrocchia cittadina: fa il suo ingresso al S. Cuore don Egidio Rubagotti, presentato come sempre da mons. Almici. Il territorio di questa parrocchia è ritagliato fra quello di S. Maria Assunta, S. Rocco e S. Giuseppe e comprende la zona di Palazzolo che va dalla ferrovia alle vie Brescia e Matteotti (lato nord) e la zona del Castello, una parte della quale resta alla parrocchia matrice di S. M. Assunta. Il nuovo parroco può contare sulla chiesa del S. Cuore, costruita nel 1921, con adiacente la casa per il sacerdote, l’oratorio edificato da pochi anni nel cortile retrostante la chiesa e una comunità dove hanno lavorato prima don Chiappa e poi don Carsana.
1964
Oramai ogni comunità parrocchiale vive la propria vita; a noi non resta che registrare gli avvenimenti più importanti di queste cinque comunità (vogliamo comprendere anche quella di S. Pancrazio, il cui territorio unificato è entrato a far parte del comune di Palazzolo).
Il 17 ottobre, insieme colla celebrazione dell’erezione canonica a parrocchia, S. Giuseppe benedice il campo giochi dell’oratorio, che sorge accanto alla cripta.
Il 30 novembre a S. Rocco avviene la posa della prima pietra del nuovo oratorio che sorgerà a sud della via Gavazzino.
1966
Il 2 gennaio mons. Morstabilini, vescovo di Brescia benedice il nuovo oratorio di S. Rocco . l’edificio progettato dall’ing. Franco Brignoli comprende oltre le aule di catechismo, la casa del sacerdote, il bar, la sala conferenze e un grande portico per i ragazzi. Il 20 marzo muore mons. Piccinelli, che reggeva la parrocchia di S. Maria Assunta dal 1932 e gli subentra don Faustino Guerrini, che fa il suo ingresso l’11 settembre.
Il 19 maggio a S. Giuseppe viene inaugurata la prima parte dell’oratorio.
L’8 dicembre, dopo che tutte le nuove parrocchie hanno ottenuto il decreto ufficiale di erezione sia ecclesiastico che civile, i delegati vescovili, don Giuseppe, don Egidio e don Evaristo con una cerimonia che si svolge simultaneamente nelle tre parrocchie, prendono possesso ufficialmente, in qualità di parroci, delle rispettive sedi ricevendo le chiavi della chiesa, la facoltà di amministrare i sacramenti, di istruire i fedeli nella dottrina cristiana, poteri loro conferiti dal Vescovo che ne è titolare.
La Voce di Palazzolo, 4 marzo 1983