1964- Aperta la Tangenziale sud
Quando si aprirà la BREBEMI, il traffico sulla A4 diminuirà. Rimarrà ancora attivo il casello di Ponte Oglio?Se si decidesse di utilizzare il vecchio ponte, costruito nel 1931, il tratto che serve per il collegamento fra le due sponde dell’Oglio, potrebbe veramente costituire la “tangenziale nord” di Palazzolo.Già da tempo,per raggiungere San Pancrazio, è più facile immettersi sulla A4 a Ponte Oglio e uscire al casello di Palazzolo. Spero che questa ipotesi possa realizzarsi. Alleggerirebbe il traffico interno all’abitato. Dopo la “tangenziale sud” avremmo la “tangenziale nord”.
Sui giornali del dicembre scorso, si parlava della sistemazione dello svincolo fra viale Europa e via Palosco. Rotonda atipica perché non è una rotonda, e non viene percepita come tale dagli automobilisti in transito. La forma ellissoidale, impostata fin dal principio, è stata causa di incidenti anche mortali. L’amministrazione comunale in accordo con quella provinciale spenderanno circa 300.000 euro per portare a norma la rotonda. Dal giorno del completamento del tracciato e la costruzione del ponte sul fiume sono passati 50 anni. Nell’autunno del 1962 avevo condotto i miei alunni a sud del Villaggio Marzoli per vedere i primi sbancamenti del terreno, dove sarebbe passata la nuova strada.
Raccontiamo la “storia” di quest’opera.
Nell’ottobre del 1953 sul Giornale di Brescia appare il disegno del nuovo ponte-viadotto, progettato dall’ing.Giulio Manzoni di Brescia. L’opera è di notevoli dimensioni: due balzi centrali di 75 metri ciascuno, preceduti e seguiti da un viadotto di 96 e 74 metri, larghezza 12 m.,lunghezza complessiva 320 m., altezza massima dal fondo valle 16m. Il preventivo di spesa dell’intero intervento si sarebbe aggirato sui 400 milioni di lire. L’articolo si concludeva “Ed ora non ci rimane altro che augurare che i lavori inizino quanto prima e che tra qualche anno si possa inaugurare definitivamente questa imponente e tanto necessaria opera.”
Quel progetto iniziale si era arenato per il costo elevato. I lavori, sulla base del nuovo progetto stilato dall’ing.Verzotti dell’ufficio tecnico della Provincia, aggiornato al 1959, erano suddivisi in tre lotti, partendo dalla sponda bergamasca. L’opera più impegnativa era certamente il ponte sul fiume, iniziato il 4 aprile 1960 e terminato due anni dopo. Il 30 luglio 1962 i primi automezzi percorrevano la prima parte della tangenziale. Dovevano però immettersi sulla strada di Pontoglio, arrivare al Portichetto per proseguire verso Brescia, con grande disagio per gli abitanti della Riva. Il primo settembre il tracciato proseguiva per Cologne. L’opera più importante era il ponte ,costruito con fondazioni a palo in cemento armato e travi di collegamento di base eseguite mediante palancate metalliche. La vista esterna presenta un magnifico colpo d’occhio: sette luci di 22 metri ciascuna, a cui bisogna aggiungere finiture e muri d’ala di accompagnamento, per una lunghezza complessiva di 164 m. La misura d’estradosso del manufatto è di circa 45 m. sopra il filo d’acqua. Il costo di tutta la deviante era previsto sui 450 milioni di lire, vicino come si vede, al primo preventivo. IL comune aveva contribuito con 45 milioni. Il 17 ottobre 1964, undici anni dopo il primo progetto, la tangenziale sud, ora Viale Europa, era aperta al traffico. Il percorso a piedi del tratto sul fiume, consentiva di ammirare un nuovo scorcio del nostro paese. Una ”schiline “ mia vista prima. E via , colle macchine fotografiche. Paolo Gentile Lanfranchi disegnava il nuovo panorama.
La zona cannocchiale
La Gazzetta Ufficiale del 25 settembre pubblicava il decreto ministeriale con la dichiarazione di naturale interesse pubblico riguardante una zona sita sul territorio del comune di Palazzolo s/Oglio. Ciò a seguito del pronunciamento della commissione provinciale di Brescia per la protezione delle bellezze naturali, che il 13 maggio 1963, aveva incluso nell’elenco delle cose da sottoporre a tutela paesaggistica, la zona cannocchiale del nuovo ponte colla specifica che la zona “ ha interesse pubblico perché costituisce un quadro naturale di grande valore formato dalle Prealpi bergamasche, dal fiume Oglio e dal caratteristico abitato di Palazzolo visibile dal nuovo ponte della strada provinciale”. La stampa provinciale aveva sottolineato le fasi della nuova strada. Ecco i titoli dei giornali “Sarà pronta in primavera la circonvallazione di Palazzolo ( 10.1.64), La traversa a sud di Palazzolo risolverà il problema del traffico ? (11.3.64)- Aperta al traffico al deviante sud (11.5.64)-Ha risolto grossi problemi di viabilità la variante sud di Palazzolo sull’Oglio (18.10.64)-Decretata la tutela paesaggistica del “cannocchiale” di Palazzolo sull’Oglio (7.10.1965)
Il Giornale di Palazzolo, 1 maggio 2014