Palazzolo o Palasol ?
Noi siam di Palazzolo, di Palazzolo siamo, paura non abbiamo, paura non abbiamo.....
Così cantavamo a squarciagola nelle nostre scampagnate fuori paese in bici, in treno a o a piedi. Come potremo cantare ora la stessa aria dacché i nostri amministratori comunali, hanno deciso di aggiungere, nella segnaletica stradale ora scritta in italiano, la versione dialettale, a voler evidenziare un inesistente bilinguismo, come accade, ad esempio in Alto Adige, dove accanto al nome italiano figura quello in lingua tedesca, lingua parlata normalmente dai residenti.Mi sono sforzato di tradurre il motivetto in dialetto, ma non é uscito nulla di buono. Meglio ricantarlo in italiano, come allora.Fuor di metafora, mi proverò ad esporre alcune considerazioni su questo argomento, cominciando proprio dal nome della nostra città:Palazzolo, che sarà accompagnato dalla versione dialettale Palasol, come si può vedere in alcuni comuni vicini, dove Tagliuno é Tajù o Bolgare é Bolgher. Sul nostro territorio si possonop individuare nomi di origine prelatina, cioèesistenti prima della civilizzazione romana, quali Oi, Burnech. Altri invece che si sono formati dopo tale epoca, e Palazzolo é
uno di questi. Esso si fa derivare dal termine latino "palatium" e dal suo diminutivo "palatiolum" a indicare un piccolo palazzo o altri edifici di varia antichità, ad esempio un ponte; in epoca alto-medievale marca il centro di una corte pubblica successivamente infeudata. Non ci fu, quindi un Palasol poi latinizzato in Palatiolum, ma il contrario:il termine originale Palatiolum passando dal latino alla lingua "volgare" cioè quella parlata dal popolo, é diventato Palasol. Giova ricordare che il dialetto era usato soltanto come lingua parlata, il latino per essere anche scritto. In nessun atto o documento d'archivio non ho mai trovato il termine Palasol; nell'anno 893 é citato Palatiolo, i Britannici si dicono di Palazzolo, Leonardo, negli schizzi della nostra regione, segna Palazolo, nelle carte del territorio bresciano si trova scritto Palazolo, Pallaciolo, Palazzuolo. Solo il Sanuto nel 1483 scrive Palazuol, con intonazione veneta e Palazol é in una carta francese del 1705 delle Routes d'Italie.
Palazzolo é quindi nome ormai consolidato nell'uso della lingua parlata e scritta, non ha bisogno di essere accompagnato,secondo me, da un altro termine che non sia, semmai, l'originale Palatiolum, che denota l'antichità del luogo intorno al quale é cresciuta la nostra città, che non ha bisogno di vedere inventato un bilinguismo italiano-dialetto.
Personalmente sono contrario a questa scelta che spero sarà motivata da valide argomentazioni, che non siano la pedissequa imitazione dei comuni vicini, inoltre perché, come sta già avvenendo, questo potrebbe essere il primo passo per introdurre il dialetto nelle pubbliche assemblee, nelle deliberazioni , nei nomi delle vie e delle piazze, nei messaggi della segreteria telefonica comunale e via dicendo.
Il giornale di Palazzolo, 1 aprile 2001