Tre anniversari. un unico protagonista: don ferdinando cremona
pubblicato il: 19/06/2016
da: Qui palazzolo
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Tre anniversari. Un unico protagonista: don Ferdinando Cremona

1886, inizio della costruzione del Santuario della Madonna di Lourdes-1896, voto solenne per l’erezione del Ricovero per i vecchi operai-1916, morte del parroco don Cremona

Breve premessa

Una nota conservata nell’archivio delle suore di Castelletto di Brenzone ci ricorda che “ai 21 di ottobre del 1888 si consacrava il Santuario ove si portò in processione la statua della Madonna per collocarla sul suo altare di legno indorato; dopo tre o quattro anni si sgrandì il tempio e nel 1896 si fece voto solenne innante all’altare di Nostra Signora di Lourdes di erigere una Piccola Casa di Provvidenza per ricovero dei poveri vecchi. Anche questa idea fu ben accolta dal popolo;  il parroco Cremona acquistò un locale tutto derocato attiguo al Santuario dal nobile dott. Gaetano Palazzi e, con  le offerte del popolo e con  le sue rendite, fece fabbricare la casa ed ai 21 d’aprile del 1899, ne faceva l’apertura mettendovi a capo una povera figlia di Sant’Angela: Sala Elisabetta, che mendicando un mobile qui, un utensile di là, arrivò a mobigliare  alla meglio possibile la casa e furono accolti i primi vecchi”.

L’idea di realizzare una Casa della Provvidenza, era maturata nel cuore del parroco dopo aver visitato a Como un simile l’istituto creato da don Guanella. Sulla facciata dell’edificio, campeggiava la scritta : Ospizio Cremona ricovero dei vecchi.  Anziani che si assistevano reciprocamente. Ogni nuovo  ricoverato portava nella casa il suo letto con relative suppellettili per sentirsi come a casa sua. Tale era il clima che le due figlie di Sant’Orsola, Sala Elisabetta e Gorini Giustina, avevano instaurato nel neonato istituto. Quando il  numero degli ospiti crebbe fu necessario affidare il governo alle suore della Sacra Famiglia di Castelletto di Brenzone.  Nel 1920 il ricovero ottenne il riconoscimento di Ente morale. Negli anni seguenti  gli amministratori scelsero una nuova sede: il Palazzo dei conti Foresti, passato in proprietà ai Gasparini discendenti dell’ing.Pietro, altra figura di cattolico esemplare. Dal 1950  l’ospizio Cremona ebbe sede nella nuova casa in Via Britannici a Mura.

Il 21 agosto 1916, muore l’arciprete don Cremona. Egli aveva espresso per iscritto il desiderio di essere sepolto ai piedi dell’altare della Madonna in Santuario. Ma quell’ultimo desiderio non potè essere accolto e don Ferdinando fu tumulato nell’antica Cappella dei Sacerdoti, demolita nell’ampliamento del camposanto del 1928. Fu anzi chiuso l’accesso alla sala dove si trovavano le urne dei preti , compresa la tomba di don Cremona. E vi fu collocata la statua bronzea della Pietà dello scultore Siccardi.

In vista del centenario della morte, Don Bregoli con la collaborazione di Gianmaria Vezzoli, individuò le urne con dei  bussolotti che recavano scritti, dalla mano di mio padre Michele, i nomi di don Andrea Derada, don Giuseppe Bettinelli, don Lelio Conti e don Ferdinando Cremona. Si sarebbe potuto finalmente esaudire il suo desiderio di riposare in Santuario. Provvisoriamente le spoglie del parroco don Cremona riposano nell’ossario della Cappella dei Sacerdoti.

Quipalazzolo,19 giugno 2016